Trattamento acque

Disoleatori per acque piovane da dilavamento piazzali

Le acque meteoriche generate in seguito al dilavamento dei piazzali adibiti a manovra e/o parcheggio autoveicoli, aree sostituzione Oli minerali, distribuzione carburanti, stoccaggio materie prime, stoccaggio rottami ferrosi, piuttosto che da processi industriali quali officine meccaniche (pulitura pezzi meccanici), ecc., possono risultare particolarmente contaminate da inquinanti quali sabbia, terriccio, Oli minerali ed Idrocarburi, solventi, tracce di metalli, tutte sostanze che, com'è noto, rappresentano una delle principali fonti di inquinamento dei corsi d'acqua superficiali e delle falde. 

La gamma degli impianti Depur Padana Acque, nasce dunque nell'intento di perseguire i seguenti principali obiettivi:

  • contenere al minimo il convogliamento di acque meteoriche fortemente inquinante alle reti fognarie, allo scopo di evitare disfunzioni agli impianti di depurazione terminali;
  • favorire lo smaltimento delle acque piovane in loco, attraverso i corsi d'acqua o l'infiltrazione naturale nel terreno, con l'intenzione di alimentare le falde sotterranee che progressivamente stanno poco a poco riducendosi a causa della crescente impermeabilizzazione delle superfici, ovvia conseguenza del processo di urbanizzazione;
  • contenere al minimo i costi necessari alla realizzazione delle reti di collettamento, evitando inoltre il sovraccarico delle fognature già esistenti;
  • non arrecare danni alle falde sotterranee
  • adempiere alle seguenti disposizioni di Legge: D.Lgs. 152/2006 - D.P.G.R. N° 46/R del 08/09/08 - Legge Regionale n° 20 del 31/05/2006.

La Normativa vigente:

In Italia, tutta la materia relativa al disinquinamento delle acque è regolata dal Decreto Legislativo n° 152 del 03/04/2006, il quale, all'Art. 113, testualmente riporta: 
Vengono quindi considerate acque di Prima Pioggia "quelle corrispondenti per ogni evento meteorico ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sull'intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio. Al fine del calcolo delle portate si stabilisce che tale valore si verifichi in 15 minuti: i coefficienti di afflusso si assumono pari a 1 per le superfici coperte, lastricate o impermeabilizzate e a 0,3 per quelle permeabili di qualsiasi tipo, escludendo dal computo le superfici coltivate". 

Le condizioni che devono essere rispettate sono le seguenti:

  • separazione delle acque di prima pioggia da quelle successivamente cadute.
  • smaltimento con opere separate dei due diversi tipi di acque.
  • possibilità di prelevare campioni distinti delle acque trattate.

Tali impianti risultano presenti in gamme complete e standardizzate tali da poter coprire qualsiasi esigenza.
Per eventuali informazioni sul dimensionamento, configurazione ed ingombro impiantistico, Vi invitiamo gentilmente a rivolgervi ai nostri uffici commerciali.

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